⸺ In cammino per l'acqua
In cammino per l’acqua è molto più di un semplice percorso: è un laboratorio itinerante che unisce studiosi, artisti e testimoni in un viaggio di scoperta e consapevolezza.
Otto tappe, 200 km di sentieri e un obiettivo ambizioso: raccogliere le firme dei comitati contro il progetto della diga in Val Cortella, una delle ultime valli selvagge delle Alpi, per consegnarle alla Regione Veneto e promuovere un nuovo dialogo tra pianura e montagna.
Questo viaggio sarà l’occasione per esplorare da vicino il valore dell’acqua come bene comune, approfondire gli aspetti critici del progetto e discutere alternative sostenibili.
Racconteremo la dignità delle comunità alpine, la loro storia, il loro ingegno e il legame profondo con il territorio.
A partire da questa esperienza verrà realizzato un documentario che non sia solo una registrazione degli eventi, ma una narrazione corale capace di dare voce agli abitanti, agli esperti, alle nuove generazioni e persino al fiume e alle specie che lo abitano, portando l’attenzione su un tema cruciale per il nostro futuro.
⸺ Il progetto della diga e le alternative
Il Consorzio di bonifica Brenta, finanziato nel 2022 dal Ministero delle politiche agricole, ha presentato lo studio di fattibilità per il progetto “Serbatoio del Vanoi”.
L’ipotesi, riproposta più volte nell’ultimo secolo, si è sempre arenata per la pericolosità geologica (P4, massimo grado) delle sponde della Val Cortella. Le quattro alternative progettuali riguardano solo il posizionamento della diga, l’altezza, la capacità d’invaso e l’opzione zero, ovvero non intervenire.
I comitati contrari evidenziano rischi di un disastro simile al Vajont, la perdita di un corso d’acqua naturale, effetti sul microclima, sull’ecosistema e sulla biodiversità, e l’impatto su paesaggio, cultura e tradizioni.
Propongono invece soluzioni alternative come lo sghiaiamento dei bacini, sistemi naturali per ricaricare le falde, recupero delle acque meteoriche, riuso delle acque reflue e l’agroecologia.
⸺ Il percorso
Il cammino ripercorre la traccia de Il Fiume di Legno, un itinerario che segue l’antica via della fluitazione del legname dal Vanoi a Venezia, rievocato negli ultimi anni grazie ad Angelo Orsingher e all’Ecomuseo del Vanoi. Migliaia di metri cubi di legname scendevano
lungo il Vanoi, il Cismon e il Brenta, fino a Venezia, dove diventavano parte integrante delle navi della Repubblica Marinara.
Oggi, questo cammino non solo celebra un legame storico tra montagna e pianura, ma getta le basi per una nuova alleanza, fondata sulla gestione sostenibile dell’acqua. Lungo il percorso verranno portate, per essere consegnate al Presidente della Regione Veneto, le oltre 12.000 firme contro il progetto della diga, simbolo di una comunità che si oppone a scelte che minacciano ambiente, tradizioni e territorio.
Il cammino è stato organizzato da EQuiStiamo APS, che promuove il progetto “Vaghe Stelle_territori su due piedi” col quale realizza dei cammini a piedi di più giorni esplorando territori in molti casi vicini ma troppo spesso trascurati o sconosciuti.